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Canicattì. Estorsione di 700 mila euro, chiesti 2 rinvii a giudizio 

La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due canicattinesi con l’accusa di estorsione aggravata. Si tratta di Giuseppina Giardina, 45 anni, e Angelo Di Gloria, 65 anni. L’udienza preliminare è già approdata davanti il gup Stefano Zammuto e il prossimo 17 ottobre verrà sentita la vittima della presunta estorsione. La vicenda risale al 2017. A fare scattare l’inchiesta è stata la denuncia di un settantacinquenne. Secondo l’impianto accusatorio i due imputati avrebbero minacciato e costretto l’uomo a corrispondere denaro per un valore di 700 mila euro. Per gli inquirenti il piano sarebbe stato ideato da Di Gloria per rientrare dei soldi prestati ad usura alla Giardina. L’anziano, proprietario anche di un tabacchino, sarebbe stato bersaglio di minacce di percosse e addirittura di essere rinchiuso un un reparto di psichiatria. La vittima avrebbe così prelevato denaro per oltre 80 mila euro e stipulato preliminari di vendita di appartamenti e anche del tabacchino. Il 75enne, sempre secondo l’accusa, sarebbe poi stato costretto a firmare una procura generale alla Giardina garantendole di saldare il debito di 115 mila euro con Di Gloria una volta venduti gli appartamenti. La parte offesa si è costituita parte civile con l’avvocato Giacinto Paci. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonella Zanchi e Calogero Rinallo.

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