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Questore Agrigento lancia monito alle famiglie: Crack e alcol tra giovani, volete i morti? 

Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, in conferenza stampa, convocata questa mattina 12 giugno, ha lanciato un duro monito ai cittadini della provincia, invitandoli a fare la propria parte. Forze di polizia, magistratura ma soprattutto famiglie e scuola devono recitare un ruolo fondamentale per invertire un trend  “allarmante”. In provincia di Agrigento sta circolando tanta roba e molto brutta, crack tagliato male ma anche hashish e marijuana con principi attivi diversi da quelli di dieci anni fa. Il messaggio del Questore è più che chiaro: “Alcol e droga soprattutto tra i giovani stanno diventando di una pericolosità sociale gravissima. Genitori e famiglie, svegliamoci oppure avremo molti morti in mezzo alla strada causati dallo sballo e non dai colpi di pistola” è il durissimo appello di Ricifari. 

Il discorso del Questore di Agrigento mira a scuotere le coscienze dei cittadini ancora non del tutto consapevoli dei rischi che quotidianamente si presentano alla porta: “La scorsa notte, intorno alle 2,  rientrando , sotto la Questura ho visto tre ragazze, dai 15 ai 18 anni, barcollare e poi rimettere. Si tratta di minori, lo ricordo a tutti i genitori, che stanno in quelle condizioni in piena notte. Non va bene, nel nostro contesto normativo c’è un obbligo in capo ai genitori o a chi esercita  funzioni di garanzia a sorvegliare la loro attività. Se dovessi riscontrare situazioni di questo tipo saranno segnalati  ai servizi minorili e chiedo a tutte le forze di polizia di farlo. Dobbiamo andarci a guardare dentro nell’interesse dei vostri e dei nostri ragazzi.  Le droghe che circolano sono anche di sintesi chimica, vengono mescolate ad alcol o ad altre sostanze, perchè questa è la moda, tutto questo è una miscela esplosiva e può essere molto pericolosa. Siamo una società a rischio, stupidità collettiva. A Canicattì un 22enne, con  un carico di droga non si è fermato all’alt della polizia e ha travolto un agente mandandolo all’ospedale. È stato arrestato dal personale del locale commissariato al termine di un inseguimento che, non soltanto ha causato il ferimento di un poliziotto, ma ha messo a repentaglio la sicurezza di molti. L’agente di polizia, fortunatamente, è stato dimesso e sta bene. Ci deve essere uno sforzo corale con obiettivi ben definiti, quello a cui assistiamo, incendi, fatti delittuosi, domandiamoci perchè avvengono, se certe abitudini dei nostri giovani siano sane.”

Ricifari lancia un appello anche alle altre forze di polizia e alla magistratura: “Lo dirò anche in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza di fare particolare attenzione. Bisogna agire organicamente e muoversi tutti nella stessa direzione oppure i messaggi che diamo saranno poco efficaci. Non ha senso arrivare con gli elicotteri e smantellare una piazza di spaccio per poi ritrovarsi il pusher libero dopo un quarto d’ora. E non è un problema certamente della locale procura o della magistratura di Palermo ma è una tematica già affrontata da diversi Questori in tutta Italia”.

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