CronacaNews

Catturato nella notte il detenuto ad Agrigento evaso dal tribunale di Trapani

E’ finita alle 2.50 di stanotte la fuga di Francesco Adragna che venerdì mattina era evaso dal tribunale di Trapani dov’era stato condotto dal carcere di Agrigento per un’udienza. Ne dà notizia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che spiega: “Il fuggitivo è stato rintracciato dalla Polizia penitenziaria e dai Carabinieri nelle campagne di Trapani, mentre s’incontrava con la moglie. Facciamo i complimenti alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, a cominciare da quelli del Nucleo Investigativo Centrale e dalla sua articolazione siciliana, ma anche a tutti gli altri impegnati nelle ricerche e in generale alle forze dell’ordine che hanno assicurato la cattura dell’evaso – aggiunge il sindacalista – Ma i problemi restano. E non si faccia alcuna caccia alle streghe. Ci sono enormi disfunzionalità di sistema, con carenze di ogni genere e disposizioni inattuabili che se si provasse ad applicare paralizzerebbero ogni attività. Va ridotto il vuoto organico, che solo per la Polizia penitenziaria ammonta a 18mila unità, necessitano equipaggiamenti aggiornati ai tempi e adeguati agli attuali livelli criminali, servono moderni protocolli operativi e non si può continuare a rinunciare alla formazione e all’aggiornamento professionale – prosegue – Lo sappiano il Governo Meloni, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo. Il resto è palliativo, ma se si dimenticasse per un attimo il linguaggio politically correct, si potrebbe ben dire aria fritta”. 

L’uomo evaso venerdì, è stato catturato in un’operazione, coordinata dalla procura, che ha visto coinvolti il nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria e i carabinieri che lo hanno rintracciato dopo aver seguito la moglie. L’imponente schieramento di risorse messe in campo dai reparti ha permesso di setacciare, palmo a palmo, tutti i quartieri e i luoghi dove si pensava che il fuggitivo potesse trovare appoggio in città. Sono state eseguite perquisizioni, posti di blocco e pattugliamenti in centro e in periferia. Allo stesso tempo gli investigatori hanno monitorato i movimenti di familiari e amici.

La pressione esercitata ha indotto la moglie a muoversi, in prima persona, per aiutare il marito che aveva necessità di supporto logistico. La donna ha, infatti, raggiunto il fuggitivo nell’agro trapanese per portargli beni di prima necessità. Carabinieri e agenti della polizia penitenziaria l’hanno seguita con un dispositivo dinamico, fino a quando la donna non ha incontrato il marito in aperta campagna e nel buio della notte. Appena il ricercato è salito sull’auto della moglie, è scattato il blitz. Il 35enne ha provato nuovamente a scappare, ma senza successo.

Articoli Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto