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Girgenti Acque, archiviata la posizione di 38 persone

Il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta a carico di 38 indagati della maxi inchiesta “Waterloo” sulla presunta organizzazione a delinquere di “colletti bianchi” che sarebbe stata messa in piedi dall’imprenditore Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque, societa’ che gestiva il servizio idrico nell’Agrigentino. L’ipotesi è quella di una collaudata rete di corruttela messa in piedi dal patron di “Girgenti Acque”. Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della societa’ e, in particolare del suo presidente Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici, talvolta pure di un Co.co.co. da 500 euro al mese. In cambio il potente imprenditore avrebbe avuto protezioni, favoritismi e vantaggi a tutti i livelli.

Il pool di pubblici ministeri agrigentini, coordinati dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella, ha chiesto da tempo il rinvio a giudizio di 35 indagati e 15 non luogo a procedere. L’udienza preliminare e’ arrivata alla fase decisiva. La posizione di altri 38 indagati e’ stata, adesso, archiviata su richiesta degli stessi magistrati che hanno ritenuto non provata la partecipazione al sodalizio criminale. Nella lista ci sono alcuni “big” della politica nazionale come Riccardo Gallo, Angelo Capodicasa e Vincenzo Fontana, l’alto magistrato Raffaele De Lipsis e Angelo Alfano, insegnante in pensione padre dell’ex ministro Angelino. E poi ancora l’ex sindaco e deputato regionale Giovanni Panepinto, presidenti o ex presidenti di enti pubblici come Pietro Leto e Calogero Piro, gli avvocati Giuseppe Scozzari, Arnaldo Faro e Giancarlo Rosato e i giornalisti Franco e Lelio Castaldo. Un grosso filone dell’indagine e’ relativo alle assunzioni: in alcuni casi il gip ha ritenuto che i politici, i funzionari e il padre dell’ex ministro Alfano avessero pressato o gestito in prima persona numerosi posti di lavoro per i loro “raccomandati”. Non essendoci, pero’, riscontri certi in merito ad eventuali contropartite non si configura alcuna corruzione e, in generale, alcun reato.

Escono di scena Michele Campione, Angelo Alfano, Filippo Caci, Riccardo Gallo Afflitto, Angelo Capodicasa, Pietro Pasquale Leto, Piero Macedonio (nel frattempo deceduto), Maria Rosaria Macaluso, Lelio Castaldo, Franco Castaldo, Raffaele De Lipsis, Enzo Fontana, Giuseppe Marchese, Giovanni Panepinto, Gerlando Piro, Luca Salvato, Giuseppe Scozzari, Giacomo Antronaco, Giuseppe Arcuri, Maurizio Carlino, Giovanni Caucci, Salvatore Cossu, Antonio D’Amico, Domenico D’Amico, Luigi D’Amico, Carmelo D’Angelo, Carmelo Dante, Pietro Di Vincenzo, Arnaldo Faro, Filippo Rosario Franco, Flavio Gucciardino, Giuseppe Pitruzzella, Vincenzo Puzzo, Antonino Saitta, Alberto Sorrentino, Emanuele Terrana, Giuseppe Valenza, Carmelo Vella.

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