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Operazione antidroga Hybris: 5 indagati tornano liberi 

Cinque indagati tornano libero e per uno è stato confermato il carcere. Sono le prime decisioni del Tribunale del Riesame di Palermo, chiamato a pronunciarsi sui ricorsi dei difensori che chiedono l’annullamento dei provvedimenti restrittivi nell’ambito dell’operazione antidroga “Hybris”, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, con il coordinamento della Dda di Palermo, che ha sgominato un vasto giro di spaccio di cocaina nel quartiere “Bronx” di via Palma.

Ordinanza confermata e resta in carcere Gioacchino Giorgio, 37 anni di Licata. Accolto il ricorso di Antonio Milanese, 34 anni di Canicattì, e la misura carceraria gli è stata sostituita con l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Giorgio e Milanese sono difesi dall’avvocato Santo Lucia. Tutti accolti i ricorsi presentati dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra per le posizioni di Giacomo Luca Marino, 48 anni e Angelo La Cognata, 37 anni, entrambi di Licata, e per Michele Palma, 31 anni di Scafati. I giudici del Riesame hanno applicato l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria tre volte alla settimana per Marino e La Cognata, e per Palma invece il solo l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, anche in questo caso tre volte alla settimana. Torna completamente libero il trentottenne licatese Fabrizio Truisi, difeso dall’avvocato Gaspare Lombardo.

Ordinanza annullata anche per Ramona Marylin Cellura, licatese, 38 anni. I giudici, accogliendo l’istanza di Riesame del difensore, l’avvocato Antonio Montana, hanno annullato il provvedimento che le imponeva l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Negli scorsi giorni erano stati scarcerati, e posti ai domiciliari, i licatesi Francesco Cavaleri, 42 anni e Antonietta Casaccio, 40 anni. Complessivamente 26 le persone indagate nell’inchiesta della polizia (23 uomini e 3 donne), 25 delle quali raggiunte da una misura cautelare.

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