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Camastra rischia di perdere le reti idriche. Enza Clementi si mobilita e crea movimento cittadino 

Camastra come tutti i piccoli comuni inferiori ai 2000 abitanti deve cedere le reti idriche alla Regione siciliana. I comuni inferiori ai 1000 abitanti delle zone montane possono però gestirle autonomamente. Enza Clementi ha creato un movimento cittadino perché Camastra non intende perdere l’unico bene che possiede “l’acqua”. A seguire gratuitamente i cittadini l’avvocato di Canicattì Rino Lo Giudice. C’è già un ricorso al TAR perché un geologo ha detto che l’acqua a Camastra non viene dalla pianura ma dalla montagna. Camastra e’ un paese abitato per la maggior parte da pensionati che fin’ora hanno avuto ogni giorno l’acqua pagando solamente 30 euro l’anno di contributo al comune. Inoltre ultimamente il piccolo comune agrigentino si sta ripopolando perché molta gente per non pagare l’acqua si trasferisce la.

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