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Agrigento. Al Teatro Pirandello si onora la memoria di Pippo Flora

“Siamo profondamente soddisfatti ed onorati per l’affetto che la cittadinanza ha dimostrato accogliendo di buon grado questa nostra iniziativa, facendo registrare il tutto esaurito dopo pochi giorni dall’apertura del botteghino per le prenotazioni. C’è dunque grande attesa ed entusiasmo per una serata che avrà il momento clou nell’esibizione di quelli che Pippo definiva “i miei ragazzi di Roma” e che non si sono fatti ripetere due volte l’invito a rendere omaggio al loro “zio”, come amabilmente erano soliti chiamarlo”.
Il Presidente della Fondazione Luigi Pirandello di Agrigento, Alessandro Patti, si riferisce
a Gio’ Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi Smorra e Cristian Gravina (già protagonisti del musical I Promessi Sposi – Opera Moderna) che questa sera, alle 20,30, saranno ospiti al Teatro Pirandello di Agrigento per “Canto della vallata”, la serata – evento in ricordo del maestro Pippo Flora. Insieme ai “ragazzi di Roma” ci sarà il Coro Magnificat di Agrigento, per un magico evento, organizzato dal Comune e dalla Fondazione, condotto da Marcella Lattuca.

“In occasione del primo anniversario della morte di Pippo – continua Alessandro Patti – abbiamo voluto organizzare una serata con l’obiettivo di rendere omaggio a questo grande artista che, dopo non poche tribolazioni, era riuscito in vita ad ottenere il riconoscimento delle sue indubbie qualità artistiche. Ma anche il ricordo di un uomo, primo sovrintendente del Pirandello, fin dal giorno della sua riapertura nel 1995, che si è speso alacremente affinché il teatro prima venisse restituito alla Città e dopo che riprendesse la sua consueta e prestigiosa attività”.
Per l’occasione la Sala del teatro verrà intitolata al grande maestro scomparso il 20 gennaio del 2022.
L’iter per l’intitolazione della sala, ricordiamo, è stato proposto dal sindaco di Agrigento Franco Miccichè e immediatamente condiviso dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che, a metà dello scorso aprile, ha approvato e condiviso, all’unanimità, l’intento del sindaco precisando il fondamentale ruolo che il maestro Pippo Flora ha avuto nella riapertura del teatro.
Successivamente i familiari del maestro hanno manifestato il proprio gradimento e ringraziato per la volontà di intitolare la sala del teatro alla memoria del loro congiunto e dunque la proposta è stata portata e deliberata dalla giunta municipale.
Pippo Flora è ancora oggi considerato l’anima musicale e culturale della città.
Fino alla fine dei suoi giorni aveva voluto rimanere a vivere nella sua grande casa alla Rupe Atenea: “Il posto più bello di Agrigento” diceva, con vista sulla Valle dei Templi e sul mare africano.
Qui traeva ispirazione per le sue celebri composizioni musicali tra cui “Il canto dell’alba” in omaggio al sorgere del sole, che in un certo senso è diventato “l’inno ufficiale” della Valle dei Templi.
Cresciuto in una famiglia di artisti vicini alla famiglia Pirandello, Flora ha allevato intere generazioni di artisti ed ha stretto un sodalizio artistico e umano con numerosi personaggi del mondo dello spettacolo.
Grande appassionato di musica jazz e in particolare di musical: sono, infatti, sue le musiche e gli arrangiamenti de “I Promessi Sposi – Opera Moderna”, per la regia di Michele Guardì, uno spettacolo che dieci anni fa ebbe grande successo in tournée nei principali teatri di tutta Italia.
Flora ha iniziato la sua carriera musicale scrivendo opere intramontabili come, per esempio, “Nela e Sahabin” che racconta di una storia d’amore, basata su una leggenda, tra un ragazzo ebreo e una ragazza musulmana.
Alla musica ha alternato la passione per la natura che, grazie anche ad una laurea in Agraria che gli ha permesso di creare magnifici giardini nella sua Città.

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