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ANCI Sicilia: Evitare Crac finanziario dei comuni e l’impoverimento dei cittadini e delle imprese

Questa è la piattaforma per la sopravvivenza dei comuni siciliani, presentata all’ars da Anci Sicilia: 

EVITARE IL CRAC FINANZIARIO DEI COMUNI SICILIANI E L’IMPOVERIMENTO DI CITTADINI E IMPRESE. 

Proposte in vista delle elezioni nazionali e regionali del 25 settembre 2022, 

CONDIZIONE FINANZIARIA E ORGANIZZATIVA.

Come più volte denunciato dall’ANCI Sicilia, nel corso degli ultimi anni la condizione finanziaria e organizzativa degli Enti Locali dell’Isola presenta criticità di carattere strutturale.

In base agli ultimi dati ufficiali disponibili vi sono:

− 52 Enti in dissesto finanziario

− 50 Enti in piano di riequilibrio finanziario

− 320 Enti che non hanno approvato il Bilancio di previsione 2022/2024

− 323 Enti che non hanno approvato il Rendiconto di gestione del 2021

I significativi aumenti dei costi per energia elettrica e gas hanno ulteriormente aggravato e, con l’avvicinarsi dell’inverno, aggraveranno ancora di più una condizione finanziaria già oggi insostenibile, anche con riferimento alla prossima apertura delle scuole e all’attività delle società partecipate.

Rispetto al personale, è opportuno ricordare che sul piano normativo le possibilità di assumere nuovi dipendenti da parte degli Enti Locali sono strettamente legate alla loro condizione finanziaria. Questo spiega la carenza di figure professionali essenziali e l’impossibilità di procedere con il turnover a seguito dei tanti pensionamenti.

In molti Comuni si registra l’assenza dei responsabili dei servizi finanziari e degli uffici tecnici. Ciò pesa inevitabilmente sulla gestione contabile e sulla capacità di programmare e progettare anche ai fini dell’utilizzo delle risorse previste dal PNRR e dalla nuova Programmazione 2021-2027.

Con riferimento alle ex Province pesa enormemente la prolungata condizione di commissariamento.

ELEMENTI DI CRITICITÀ SUL PIANO ECONOMICO E SOCIALE

Nel corso del 2021 l’ANCI Sicilia ha portato avanti delle iniziative di proposta e di protesta per richiedere modifiche normative capaci di incidere sulla capacità finanziaria e organizzativa degli Enti Locali.

Lo stesso Governo e Parlamento nazionale, con l’approvazione dell’art. 16, comma 8bis, del DL 21 ottobre 2021 n. 146, convertito nella Legge 17 dicembre 2021 n. 215, hanno previsto un intervento finanziario finalizzato ad “accompagnare il processo di efficientamento della riscossione delle entrate proprie”, dei Comuni della Regione siciliana. Pur prevedendo un intervento circoscritto al solo 2021, è stata di fatto riconosciuta una condizione di criticità di carattere strutturale.

Risulta necessario e improcrastinabile un intervento di modifica normativa dovendosi prendere atto che una finanza locale pressoché interamente basata sulla riscossione dei tributi locali non è sostenibile per la gran parte dei Comuni di regioni come la Sicilia che devono fare i conti con difficoltà sul piano demografico, sociale e della crescita economica quasi del tutto sconosciute in altre parti del Paese. La condizione della Sicilia si aggrava sempre di più nel contesto di una questione meridionale mai risolta.

Come evidenziano anche gli ultimi dati del censimento ISTAT 2022 il tema dello spopolamento, in Sicilia, non riguarda solamente un ristretto numero di Comuni delle aree interne, ma quasi integralmente i 391 Comuni dell’Isola.

In base all’ultimo censimento ISTAT, infatti, la popolazione complessiva della Sicilia è diminuita da 4.875.290 (1° gennaio 2020) a 4.801.468 (1° gennaio 2022).

Si tenga conto che la Sicilia è la regione italiana con il maggior numero di residenti all’estero. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 2021 gli iscritti all’ Anagrafe Italiana Residenti all’Estero (A.I.R.E.) sarebbero circa 800.000. A questo dato significativo si devono sommare i tanti studenti e lavoratori che pur essendo di fatto emigrati risultano ancora iscritti all’anagrafe dei singoli Comuni dell’Isola.

Preoccupa particolarmente il crollo verticale dei valori della proprietà immobiliare nella quasi totalità dei Comuni siciliani, fatta eccezione per alcune località turistiche.

I dati delle statistiche regionali dell’OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare) confermano che anche nel 2021 prosegue il trend di progressivo ribasso dei prezzi già rilevato dal 2012.

Incidono sui Comuni anche i diversi costi riconducibili alle spese sociali ed in particolare quelli relativi a:

 Ricovero disabili psichici;

− Ricovero minori su disposizione dell’Autorità Giudiziaria;

− Ricovero donne vittime di violenza

− Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione dei Disabili (ASACOM)

− Assistenza ai disabili gravissimi

− Assistenza ai Minori Stranieri non Accompagnati

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