Eugenio Di Francesco, presidente dell’associazione regionale antiracket e antiusura “Rete per la Legalità Siciliaaps – SOS Impresa”, è stato a Canicattì dove continuano i raid nei vigneti, ecco il suo commento di grande rammarico:
“Omicidio bianco”
Ho definito così la scena che si è presentata ai miei occhi, un “omicidio bianco” che non uccide fisicamente un uomo, un agricoltore, ma lo uccide nella dignità e nel disastro economico familiare.
Giovedì scorso mi sono recato direttamente nei luoghi, dove “uomini senza dignità e onore” hanno abbattuto due grossi vigneti di imprenditori agricoli umili e volenterosi che continuano a credere e scommettere in questa terra che molte volte si manifesta disonesta e malvagia.
Li ho voluti ascoltare personalmente per garantire e assicurare la nostra solidarietà e vicinanza come Associazione Antiracket- Rete per la Legalità Sicilia SOS impresa- che mi onoro di rappresentare in questo territorio Agrigentino.
Molte sono le domande, ma nulle le risposte. Solo una certezza, la dIstruzione di anni di sacrifici per vedere crescere una pianta che dopo qualche anno inizia a portare frutti, quei frutti che diventano economia sana per il territorio.
Mi sento di fare un appello a tutti gli imprenditori agricoli. Non abbiate paura di parlare…di denunciare. Questa è una “mafia bianca” che tende a minare l’economia del singolo per accrescere quella dei “porci grossi”.
Noi ci siamo, lo Stato c’è ! Gli strumenti per poter riprendere in mano la propria attività ci sono e sono anche forti. Noi siamo a vostra completa disposizione, tutelando la vostra vita è il vostro futuro.
Abbattiamo questo muro di omertà! Costruiamo ponti di dialogo e di confronto per vincere questa battaglia. Saremo più forti.
