EconomiaNews

Caltanissetta. Negozi chiudono in centro storico, la città è dal centro che deve ripartire  

Di Danila Bonsangue. 

A Caltanissetta un altro negozio ha chiuso in via Conte Testasecca  ed altre due chiusure sono previste in via Calabria, la cancrena comincia a salire. 

La città se riparte, può ripartire solo dal centro storico. L’economia non è a compartimenti stagni,  ogni negozio è legato all’altro ma il polo unico di attrazioni è il centro, è ciò che giustifica il viaggio per arrivare a Caltanissetta.

Non ci sono altre strade o altri mezzi per far arrivare compratori in città. 

È di questi giorni la nota del segretario del Circolo PD Libertà Giancarlo La Rocca: 

“Ennesima supplica, da parte degli abitanti e dei commercianti del centro storico di Caltanissetta, nei confronti delle autorità cittadine, per lo stato di degrado e di abbandono del centro storico in generale e del corso Umberto I in particolare, dove pure vi è la sede del palazzo Comunale. Si lamentano, giustamente: La violazione della quiete pubblica e del decoro urbano, il maltrattamento dei palazzi monumentali, i portoni  utilizzati nelle ore pomeridiane e serali come porte di calcio durante le estemporanee e frequenti partite, il concreto rischio della pubblica incolumità durante le gare di biciclette che si svolgono. Questo di conseguenza, impedisce il normale svolgimento delle residue attività commerciali e di lavoro.

Come Partito democratico, siamo vicini ai residenti ed ai commercianti del centro storico e condividiamo le legittime richieste di sicurezza e controllo del territorio, crediamo che sia giusto instaurare un tavolo tecnico di discussione tra le autorità preposte per affrontare la questione nelle giuste sedi, riteniamo che la repressione delle violazioni non può e non deve essere l’unica strada da intraprendere ma che si debbano cercare e trovare le giuste soluzioni affinché il centro storico possa ritrovare la dignità ed il valore che ha perso in questi ultimi lustri. A tal fine ci rendiamo disponibili a partecipare ad ogni iniziativa che possa iniziare seriamente ad affrontare la problematica.”

Articoli Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto