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Sommatino, Gianluca Infuso: Basta votare chi ha lasciato la Sicilia ai margini  

Sommatino, Gianluca Infuso: 

Apprendo con grande rammarico la notizia di un mega investimento per la nuova diga foranea del porto di Genova, considerata l’opera più importante del PNNR il cui costo era ipotizzato in circa 1 miliardo di euro e oggi rivisto al rialzo con l’aggiunta di altri 300 milioni di euro per un totale di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro, a causa delle difficoltà tecniche del progetto, infatti, l’opera dovrà essere costruita in mare aperto a una profondità di oltre cinquanta metri, e con la speranza che non diventi un nuovo MOSE. Il progetto della nuova diga consentirebbe di ospitare in sicurezza navi più grandi, della lunghezza di 400/500 metri. Alla luce di tutto ciò, ritengo fallimentare il mandato di molti politici rappresentanti di tutte le sigle politiche dei partiti del “nord” , di fatto, non hanno saputo sia a livello nazionale che regionale far valere le ragioni di uno sviluppo a suon di investimenti nel meridione e nella Sicilia in particolare, così come avviene, quasi a senso unico, per le regioni del nord.

Nel caso specifico, i porti siciliani rappresentano dei semplici porti turistici che tradotto in “soldoni” significa pochi finanziamenti e conseguente poco sviluppo economico per il territorio e per il lavoro.

Urge un cambio di passo politico, basta con i partiti che ci vengono a ” sfruttare” per non realizzare mai niente di utile , basta chiacchiere, occorrono i fatti, occorre realizzare un porto HUB a Gela per il rilancio economico dell’intera isola.

La città di Gela non ha un vero e proprio porto e neanche l’acqua arriva tutti i giorni, con 1 miliardo e 300 milioni si sarebbe potuto creare una infrastruttura che avrebbe garantito lo sviluppo economico e lavorativo della provincia nissena e della sicilia .

Tutti i rappresentanti politici del territorio, di qualsiasi risma e colore, hanno fatto silenzio sulla questione, pertanto è necessario il sostegno a tutte quelle forze sicilianiste che lottano per l’autodeterminazione della sicilia, diciamo basta a questa politica “colonialista” nei nostri confronti, la Sicilia e i siciliani chiedono il progresso, il lavoro, l’acqua tutti giorni e soprattutto equità territoriale.”

Per una sicilia libera e indipendente

una voce libera al di fuori dei partiti

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