Di Danila Bonsangue.
Una donna di Caltanissetta racconta quanto accaduto ieri domenica 10 luglio al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Riporto le sue parole: “ Sono arrivata intorno alle 19, con forti dolori all’addome e al rene e con perdite di sangue.
Dopo un’ attesa di due ore e mezza, riesco a fare eco addome, radiografia e prelievi del sangue alle 21.30. Dopo altre due ore chiedo se sono arrivati gli esiti alla dottoressa di turno ( tengo a sottolineare che lei ha fatto tutto in maniera corretta e per quanto possibile veloce) mi dice che aspetta gli esiti e chiama la radiologia. Il medico dice di averli inviati ma sul computer non ci sono. Allora stanca di aspettare, non sono più giovanissima, mi reco personalmente in radiologia e chiedo che mi venga dato il referto cartaceo. Il medico risponde: Dica alla dottoressa di cercare bene, li ho inviati. Torno in Pronto Soccorso e riferisco ciò che mi ha detto il medico. La dottoressa si alza e va di persona in radiologia per ritirare il mio referto che non le viene dato perché non c’è a quanto sembra. Vengo dimessa senza referto a mezzanotte e mezza e la dottoressa scrive anche nel foglio di dimissioni che non c’è referto ma che ho una brutta infezione alle urine decretata dalle analisi. Credo che non sia possibile tutto ciò, un medico solo in Pronto Soccorso che cerca di fare l’impossibile per smaltire i pazienti che arrivano per poi essere bloccato dal medico di turno della radiologia e noi utenti ne paghiamo le conseguenze!