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Ultimatum, pronto il fermo degli autotrasportatori in Sicilia 

Salvatore Bella segretario Fai Sicilia: Negli ultimi mesi abbiamo sollecitato più volte il Governo Nazionale e il Governo Regionale a intervenire sul costo dell’ETS che gli armatori hanno ribaltato interamente sulle imprese di autotrasporto nonostante avrebbero dovuto adeguare le loro emissioni di CO2 utilizzando i fondi a loro destinati del Marebonus; in soldoni si traduce in 260 euro di aumento sul nolo marittimo.Tutto ciò in barba alla condizione di insularità della Sicilia riconosciuta sia dall’art. 119 della Costituzione sia dall’art.174 del T.F.U.E., che dovrebbe riconoscere e rimborsare i maggiori costi sostenuti dagli autotrasportatori siciliani. Abbiamo anche chiesto all’Assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità di semplificare la procedura per accedere al contributo per l’attraversamento dello Stretto di Messina. Su questi argomenti si sono fatti diversi incontri, abbiamo atteso invano che le istituzioni si muovessero ma ad oggi dobbiamo registrare l’ennesimo nulla di fatto. A tutto ciò si sommano i problemi degli agricoltori siciliani, nostri principali committenti, che giustamente in queste ore si stanno mobilitando contro le politiche agricole dell’U.E.

La prospettiva è quindi il fermo dell’autotrasporto in Sicilia, che è già stato deciso. Sono stati calendarizzati incontri in tutta la Sicilia non per decidere SE fare il fermo ma solo per stabilire a partire da QUANDO.

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