
Il gup del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione, Stefano Nobile, favarese di 59 anni, accusato dell’omicidio del 69enne rivenditore di auto Francesco Simone, ucciso con cinque colpi di pistola la mattina del 7 dicembre del 2023 in contrada “Poggio Muto”. Accolta la richiesta, dello scorso aprile, del pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò al termine della requisitoria. Nobile, accusato di omicidio premeditato, detenzione illegale di armi e ricettazione di una pistola, dovrà anche risarcire, con una provvisionale di 50 mila euro, moglie e figli della vittima. Altri 30 mila euro andranno invece al fratello di Francesco Simone. Tutti i familiari si sono costituiti parte civile con il patrocinio dell’avvocato Angelo Piranio. La svolta dell’inchiesta è arrivata a conclusione dell’attività investigativa dei carabinieri. Le indagini si sono concentrate fin da subito a dinamiche originate da banali e futili motivi, che avrebbero scatenato la furia omicida dell’assassino. Quella mattina Simone era stato colto di sorpresa dal killer. E’ stato raggiunto da 5 colpi di arma da fuoco a canna corta, quello mortale in faccia. Il delitto sarebbe maturato per dissidi tra vicini di terreno e, in particolare, per un cancello ed una stradina di passaggio.