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Squadriglia Gabbiani: Scout Canicattì, 30 anni di storia, orgogliosi di farne parte!           

10950 giorni, 360 mesi, un unico gruppo, centinaia di volti, migliaia di sorrisi, milioni di avventure: 30 anni di storia. Il gruppo Scout Canicattì ha da poco festeggiato un altro anno di vita e noi siamo orgogliose di farne parte, siamo la squadriglia Gabbiani e con questo articolo vogliamo condividere con voi la gioia dei nostri festeggiamenti.

L’intero gruppo si è riunito durante il fine settimana del 6 e 7 maggio per trascorrere l’intero weekend all’insegna della gioia in un posto “stellare” che ci ha permesso di condividere i ricordi e continuare a costruire l’impegno: l’Osservatorio astronomico di Montedoro.

Non potevano scegliere di meglio i nostri capi che un luogo che permettesse di allontanarci dal mondo di tutti i giorni e farci esclamare: “Guarda che incanto è questa natura, e noi siamo parte di Lei.”

Come giusta tradizione comanda, una volta giunti sul luogo, abbiamo iniziato con l’Alzabandiera che come al solito riempie di solennità tutti i momenti in cui si celebrano eventi di grande importanza. Dopodiché, abbiamo scoperto il tema che ci avrebbe accompagnato in questi due giorni, l’Isola che non c’è, un racconto che ci ha permesso di allontanarci dalla realtà facendoci riflettere su temi importanti come quello di non smettere mai di sognare e di vivere sempre la vita con la spensieratezza dei bambini ma soprattutto non dimenticando mai di stupirci per le cose piccole. Effettivamente, in questi 30 anni del nostro gruppo sono cresciute intere generazioni di ragazzi che forse riescono a guardare il mondo con un po’ di stupore in più.

Una volta che siamo stati divisi in sottogruppi misti, formati da ragazzi di diverse branche, abbiamo iniziato con le attività ed è stato bello collaborare e socializzare insieme nonostante le differenze di età. Sicuramente, però, il momento più divertente è arrivato alla sera quando ci siamo riuniti attorno al fuoco dove abbiamo bivaccato divertendoci insieme, fino al momento della veglia alle stelle. Cosa potevamo desiderare di meglio in quel luogo? Il silenzio della natura, il buio e l’emozione di poter osservare un cielo pieno di stelle che il vivere in città non ci permette mai, è stato forse il momento più forte di connessione con il Creato. Che figata!

Diremmo noi adolescenti felici che non siamo più abituati a guardare il cielo.

Il giorno dopo, una volta usciti dalle tende e averle sistemate, abbiamo ricominciato a giocare fino a quando tutti insieme ci siamo impegnati a cucinare insieme per condividere il pranzo.

Però, il momento di maggiore intensità è arrivato nel pomeriggio quando abbiamo accolto due nuovi capi che hanno deciso di impegnarsi nel nostro gruppo. La promessa degli altri è sempre un modo per rinnovare la nostra, per ricordare di essere fedeli alla Legge Scout e all’impegno che abbiamo assunto con noi stessi e con le persone attorno a noi.

Ma, se da un lato abbiamo accolto, siamo stati costretti a salutare un fratello che ha deciso di prendere la partenza con un bagaglio, colmo di avventure e di speranze per il suo nuovo cammino.

Non potevano concludersi meglio questi due giorni che ci hanno permesso di volgere lo sguardo, contemporaneamente, sia al passato della storia già vissuta dal Canicatti 1, sia al presente e al futuro dove noi stesse siamo protagoniste. È bello pensare che nel nostro piccolo, ognuno di noi contribuisce giorno per giorno a formare un tassellino della storia del nostro Gruppo, anche se in verità la cosa è reciproca perché anche la vita di ognuno di noi ogni giorno si arricchisce grazie ad uscite come questa che ci permettono di andare in un mado e tornare completamente diverse e arricchite.

Siamo tornati a casa pieni di gioia, entusiasmo e soprattutto non vedendo l’ora di scoprire quale sarà la prossima tappa da vivere insieme.

Ai lupetti e alle coccinelle, alle guide e agli esploratori, ai rover e alle scolte e infine ai capi di ieri, di oggi e a chi non c’è più: grazie!

La squadriglia Gabbiani

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